Acerola
Arbusto (o suffrutice) a fogliame persistente. Foglie opposte, ovali o ellittiche che terminano con una punta acuminata. Fiori di colore rosso vivo, che fioriscono tre volte all’anno e sono raggruppati in infiorescenze ascellari. Frutto commestibile, dal gusto acidulo e piacevole, con considerevole tenore di vitamina C (contiene una quantità di vitamina di C 20 - 30 volte maggiore dell’arancia).
Nome latino
Origine
Regioni tropicali dell’America meridionale (in particolare Perù e foreste amazzoniche del Brasile e del Venezuela). Presente anche nelle Antille dove viene chiamato "ciliegia di Barbados".
Parte utilizzata
Il frutto.
Principi attivi
Flavonoidi: favoriscono l’attività antiossidante.
Uso
Questo arbusto è spesso scelto per i giardini come pianta ornamentale o utilizzato come siepe. Come pianta da interno può essere coltivato come bonsai.
I frutti sono commestibili e possono essere spremuti per ottenerne il succo.
In Brasile, i frutti sono tradizionalmente utilizzati per trattare la dissenteria, la diarrea, la febbre e i disturbi epatici.
L’acerola è utilizzata soprattutto per il suo elevato tenore di vitamina C. Il contenuto è più elevato quando il frutto è ancora acerbo.
La vitamina C protegge le cellule dallo stress ossidativo 1-3, contribuisce al corretto funzionamento del sistema immunitario 4 e migliora l’assorbimento del ferro. 5
Referenze bibliografiche
- Absorption and excretion of ascorbic acid alone and in acerola(Malpighia emarginata) juice: comparison in healthy Japanesesubjects.
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- [The acerola fruit: composition, productivecharacteristics and economic importance].
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- Vitamin C as an Antioxidant: Evaluation of Its Role inDisease Prevention
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