Carciofo
Il carciofo è una pianta resistente che assomiglia al cardo e fa parte della famiglia delle Composite. Può raggiungere i 2 metri di altezza ed è costituita da grandi foglie molto frastagliate. A luglio spuntano grandi fiori di colore blu - violaceo. È interessante notare che gli stami provocano irritazione. In caso di contatto, per esempio con un insetto, i filamenti si contraggono e le antere rilasciano un po’ di polline.
Nome latino
Origine
Probabilmente carciofo e cardo hanno un antenato comune: il cardo selvatico diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.
Parte utilizzata
Le foglie.
Principi attivi
Acidi fenolici (cinarina, acido clorogenico, acido caffeico): queste sostanze sono dei potenti antiossidanti. Il gusto amaro del carciofo è dato dalla cinarina che, tra le altre cose, ha un effetto stimolante per il fegato.
Flavonoidi (luteolina): anche questo colorante giallo è un potente antiossidante.
Inulina: questo polisaccaride dal gusto zuccherino non può essere digerito dall’uomo ma contribuisce a mantenere una flora intestinale sana.
Uso
L’utilizzo del carciofo risale all’antichità. È uno dei primissimi ortaggi coltivati al mondo: per esempio fu coltivato dai Greci e dai Romani all’apice della loro potenza. Più tardi, fu anche utilizzato come pianta ornamentale nei giardini dei monasteri. Il suo ricettacolo carnoso e la base delle brattee sono commestibili e vengono consumate come ortaggio, mentre le foglie sono utilizzate in fitoterapia e per la preparazione di aperitivi.
Il carciofo è ricco di antiossidanti e protegge quindi dai radicali liberi. 1
Il carciofo favorisce la disintossicazione e la funzione epatica. 2,4 Protegge il fegato contro gli effetti delle sostanze tossiche. 5,11 Inoltre, la pianta è nota per le sue proprietà che stimolano la digestione e favoriscono il comfort intestinale. 12-15
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