Liquirizia

La liquirizia è una pianta perenne che può raggiungere 1,5 metro di altezza e le sue radici formano rizomi aromatici. Le sue grandi foglie sono pennate, lunghe dai 7 ai 15 centimetri e composte da 9 a 17 foglioline. I suoi piccoli fiori viola, di un centimetro di diametro, sono raccolti in infiorescenze. Il frutto è un baccello di 2-3 cm contenente numerosi semi.

Nome latino

Glycyrrhiza glabra L.

Origine

Sud dell’Europa e Asia

Parte utilizzata

rizoma

Principi attivi

saponine (acido glicirrizico): azione antinfiammatoria. Flavonoidi: azione antiossidante e antinfiammatoria. Principi amari: favoriscono la digestione

Uso

la liquirizia è descritta negli antichi scritti arabi come mezzo per alleviare la tosse e la stitichezza. È tradizionalmente usata per favorire la digestione (soprattutto nelle persone con digestione lenta) e per alleviare i crampi allo stomaco. Nella medicina ayurvedica la liquirizia è considerata un rimedio per le sue proprietà antinfiammatorie, lassative ed espettoranti. Al giorno d’oggi, la liquirizia è utilizzata nella profilassi e nel trattamento della dispepsia. I principi attivi supportano la normale funzione della mucosa dello stomaco e della parete intestinale. 1-8

Referenze bibliografiche

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Articolo

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