Papavero
Pianta annuale a radice fittonante, fibrosa e biancastra. Il fusto (50-70 cm) cilindrico, ramoso, eretto e fragile è coperto di peli rigidi. Le foglie villose, alterne, presentano una profonda divisione in segmenti stretti, allungati, acuti e dentati. Sono di colore verde più o meno scuro, talvolta giallastre. I fiori sono grandi, di un bel rosso acceso. All’estremità del ramo, da maggio a settembre, fiorisce un solo fiore. Il frutto è una capsula di forma ovoidale e conica che contiene numerosi semini marroni.
Nome latino
Origine
Africa settentrionale, Eurasia
Parte utilizzata
La pianta fiorita
Principi attivi
Alcaloidi (readina, tebaina, protopina): hanno un effetto calmante e sedativo.
Flavonoidi: antiossidanti.
Antociani: antiossidante responsabile del colore acceso dei petali.
Mucillagine: proprietà emollienti.
Uso
Nel mondo anglosassone, il papavero simboleggia il ricordo dei soldati caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Le foglie tenere, prima della fioritura, possono essere mangiate crude, ad esempio in insalata. Hanno un gusto simile ai cetrioli con un sapore di nocciola. Possono anche essere consumate cotte, come gli spinaci, per esempio, con scalogno fritto e panna. I petali rossi possono essere utilizzati come decorazione commestibile e per preparare un liquore. I giovani frutti verdi sono deliziosi. Dai semi spremuti si ricava un olio commestibile, un eccellente sostituto dell’olio d’oliva, che può essere utilizzato nel pinzimonio o per cuocere i cibi. I semi sono inoltre utilizzati in pasticceria (i semi di papavero).
Per il loro contenuto di antociani, dai petali si ricava un inchiostro rosso vegetale.
Il papavero calma le irritazioni della gola e la tosse. È un ingrediente bechico presente delle pastiglie da succhiare o negli sciroppi.
Da lungo tempo le virtù dei fiori di papavero sono apprezzate in campo medicinale. I fiori e i petali, come analgesici, emollienti, espettoranti, ipnotici e sedativi. In passato, venivano utilizzati nella pappa dei bambini per aiutarli ad addormentarsi.
L’effetto sedativo è stato dimostrato scientificamente. 1
Referenze bibliografiche
- Behavioral and pharmaco-toxicological study of Papaver rhoeas L. in mice.
Soulimani R, Younos C, Jarmouni-Idrissi S, Bousta D, Khallouki F, Laila A.
J Ethnopharmacol. 2001 Mar 3;74(3):265-74.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11274828
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